venerdì 29 giugno 2012

BICI BIRRE E BENEFICENZA


Per far fronte all'emergenza del terremoto in Emilia il Consiglio dei Ministri ha deciso di aumentare la benzina di due centesimi. 

Ma molti tra noi, che abbiamo aderito al movimento #salvaiciclisti, non hanno un'auto e non utilizzia benzina per spostarsi. Abbiamo allora cercato di contribuire a nostro modo per aiutare la popolazione.
A seguito di una  richiesta di Stefania, una volontaria del campo di di San Carlo (RA), abbiamo lanciato una petizione per una raccolta nazionale di biciclette da inviare nei paesi più colpiti. Infatti a causa stato del manto stradale la bicicletta diventa un bene fondamentale per coprire le distanze tra i paesi, per i volontari come per gli ospiti dei campi. La risposta dei ciclisti è stata immediata e in pochi giorni in tutta Italia sono nati dei centri di raccolta che hanno fatto pervenire ai volontari i mezzi di cui avevano necessità. 
Anche a Torino la massiccia partecipazione ci ha permesso di raccogliere bici oltre il necessario. 
Per valorizzare il contributo delle persone che si sono attivate e poter contribuire ulteriormente alla causa emiliana si è allora deciso di mettere all'asta le biciclette rimaste e inviare il ricavato ai campi dei terremotati.
 Venite numerosi, vi aspettiamo al Blah Blah (via PO 21, Torino) alle 18, per la grande un'asta benefica. 
Bici batte auto, anche in solidarietà!


giovedì 14 giugno 2012

Discriminati per una scelta giusta: #salvaiciclisti scrive a Monti


Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana Prof. Mario Monti,
       abbiamo molto apprezzato la nota con cui Lei il 14 maggio scorso ha dato sostegno alle istanze della campagna #salvaiciclisti sottolineando i vantaggi economici derivanti dall’uso della bicicletta in ambito urbano e definendo la bicicletta come “mezzo di trasporto “intelligente”, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia a livello economico, dato che riduce sensibilmente i costi legati alla mobilità urbana, sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui.”

Infatti, in questo periodo di crisi economica, per ridurre i costi derivanti dalla mobilità, molte persone fanno sempre più ricorso all’uso della bici, anche per andare al lavoro.

Purtroppo nel nostro Paese coloro che decidono di utilizzare la bici per recarsi al lavoro, si trovano a confrontarsi con una legislazione che, non solo non incentiva, ma addirittura penalizza chi utilizza questo mezzo di trasporto. In Italia, in caso di sinistro durante il percorso casa-lavoro effettuato in bicicletta, l’INAIL riconosce al lavoratore lo status di “infortunio in itinere” “purché avvenga su piste ciclabili o su strade protette; in caso contrario, quando ci si immette in strade aperte al traffico bisognerà verificare se l`utilizzo era davvero necessario” [nota INAIL].


Mentre nel resto d’Europa l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro è sistematicamente incentivato e promosso, in Italia il lavoratore che decide di spostarsi senza inquinare e senza creare traffico, non solo non riceve alcun incentivo, ma deve farlo a proprio rischio e pericolo e senza tutele.

Allo scopo di mettere fine a questo anacronismo è in corso una campagna promossa dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) che chiede la modifica dell’art. 12 del D.Lgs. 38/2000 e di aggiungere al testo attuale la frase: “L’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico”, esattamente come previsto per il lavoratore che si reca al lavoro a piedi.
La proposta della FIAB ha già raccolto oltre diecimila firme e ricevuto parere favorevole da parte di ben tre Regioni, tre Province e sedici Comuni tra cui Milano, Bologna e Venezia che ravvisano grande imbarazzo nel chiedere ai concittadini e ai propri dipendenti di usare la bicicletta senza poter garantire nel contempo adeguate tutele.
Con la presente chiediamo a Lei, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e ai Presidenti di Camera e Senato di voler intervenire al più presto per porre fine a questa discriminazione che non ha eguali in Europa e di accogliere questa proposta di modifica legislativa.
Per ulteriori informazioni sul tema dell’infortunio in itinere per il pendolare in bicicletta, Le segnaliamo il sito internet www.bici-initinere.info che è stato predisposto allo scopo di diffondere consapevolezza rispetto a questa campagna.
Confidando in una sua pronta risposta e auspicandoci condivisione nel merito,
cogliamo l’occasione per salutarla cordialmente
 ciclofficinABC per #salvaiciclisti
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Se anche tu ritieni che chi si reca al lavoro in bicicletta non debba essere vittima di discriminazioni invia questa lettera direttamente al Presidente del Consiglio, al Ministro competente e ai Presidenti di Camera e Senato: gabinettoministro@mailcert.lavoro.gov.it; fini_g@camera.it; schifani_r@posta.senato.it.

mercoledì 13 giugno 2012

#salvaiciclisti per l'Emilia

Inizia oggi, sino a giovedì 21 giugno, presso la Casa del Quartiere di via Morgari 14 a Torino, spazio che ospita anche la nostra Ciclofficina, in collaborazione con i Bagni Municipali, la raccolta di biciclette per l'Emilia che il movimento #salvaiciclisti ha lanciato qualche settimana fa.

Su sollecito di alcuni volontari impegnati nei campi delle aree colpite dal terremoto, si è deciso di raccogliere e inviare delle biciclette a supporto dell'attività dei volontari stessi e della popolazione. Infatti le bici si sono rivelate, anche in questo caso, il mezzo migliore per spostarsi da un luogo all'altro, su strade in condizioni spesso critiche.
Dopo Toscana e Veneto, inizia quindi anche la raccolta dal Piemonte (seguiranno Lombardia e Lazio). Siamo già stati contattati da diverse persone che si sono offerte di donare i propri mezzi.

Rinnoviamo anche qui la richiesta, se qualcuno ha una o più biciclette funzionanti di cui non fa uso può contattarci al nostro indirizzo mail: ciclofficinabc(at)gmail.com. Le biciclette possono essere eventualmente consegnate direttamente alla casa del quartiere delle ore 9 alle 24 in qualsiasi giorno della settimana, specificando che sono per l'Emilia. Vi chiediamo in ogni caso di darcene avviso via mail.
Grazie a tutt*