Oggi è morto Gianmatteo Gerlando, aveva 28 anni e stava andando al lavoro in bicicletta.
Stava correttamente attraversando sulla ciclabile quando un'auto l'ha travolto e scagliato a diversi metri. L'automobilista è scappato e poi si è costituito.
L'assassino è un signore di 44 anni, probabilmente una persona normale, che come tutte le persone normali in auto ignora completamente il codice e non sa che gli attraversamenti ciclabili, come quelli pedonali, hanno sempre la precedenza su tutti i mezzi. E' abituato da sempre a non rispettarlo, a non staccare il piede dall'acceleratore neanche un secondo, lo fanno tutti, anche i vigili.
Non ce l'abbiamo con lui, che oltre al reato si porterà dietro il rimorso.
La rabbia, e ne proviamo tanta, è per la normalità di questi fatti.
Perdiamo ore al giorno a segnalare agli amministratori i pericoli e i rischi per chi non si muove in auto, proponendo soluzioni economiche per evitarli, ma l'urgenza di intervenire non viene colta.
I media e i politici continuano a considerare le morti incidenti, qualcosa che non si può controllare né prevenire, qualcosa al quale si sono rassegnati per l'incapacità di immaginare una città diversa, una mobilità più sicura e civile.
Noi non ci rassegniamo.
Non accettiamo il fatto che un ragazzo di 28 anni sia morto perchè un tecnico del comune ha sempre fatto in un certo modo e non ha voglia di aggiornarsi, perchè un amministratore è così presuntuoso da non ascoltare i consigli dati a costo zero, perchè lo stato pensa che i cittadini siano troppo vessati e propone lo sconto sulle multe, che tanto i vigili già non fanno.
Non accettiamo che una famiglia sia distrutta perchè siamo in italia e la legge c'è ma non è necessario rispettarla.
Anche se pieni di tristezza continueremo a lottare perchè tutto questo cambi.
Domani sera (venerdì 20) dalle 22 saremo in Piazza Palazzo di Città, di fronte al Municipio per ricordare Gianmatteo e tutte le vittime della strada con una candela, unitevi a noi.
giovedì 19 luglio 2012
mercoledì 18 luglio 2012
Bici batte auto, anche in solidarietà!
Domenica 8 luglio al Blah Blah di Torino si è svolta la grande asta
benefica di biciclette a favore della popolazione colpita dal terremoto in
Emilia.
A seguito della grande raccolta nazionale di biciclette da
inviare nei paesi più colpiti del terremoto, lanciata dal movimento
#salvaiciclisti, l’eccezionale mobilitazione ha permesso di raccogliere più
bici del necessario e da qui l’idea di un'asta per contribuire ulteriormente al
sostegno delle popolazioni emiliane!
In una cornice di pubblico mosso da animo solidale e con
occhio attento alle possibili occasioni, 12 splendide biciclette, donate dai
ciclisti piemontesi, sono state mirabilmente battute dal grande banditore Iary,
esperto ciclo meccanico, e dal valletto Beppe, primario della ciclofficinABC.
Tra mountain bike, grazielle, bici per bambini e due rari
pezzi come come una recumbent e una fantastica bici da trial anni '90, il pubblico si è sfidato in una gara al rialzo solidale e dall’asta sono
stati ricavati circa 300 euro. A questi si aggiungerà il ricavato della vendita della recumbent (unico pezzo non aggiudicato all'asta) e verranno utilizzati, grazie alla mediazione sul territorio della Ciclofficina di Modena, per l'acquisto di beni di prima necessità delle popolazioni terremotate.
Espletate le formalità tecniche della consegna delle
biciclette ai bravi e generosi ciclisti, la serata è proseguita con il
documentario Bici batte auto e l’aperitivo del Blah blah!
Ancora grazie alla collaborazione di Quagliotti Biciclette, Officina Artigiana e dello stesso Blah blah che ha ospitato la serata e soprattutto ai ciclisti piemontesi che hanno donato le proprie biciclette.
venerdì 29 giugno 2012
BICI BIRRE E BENEFICENZA
Per far fronte all'emergenza del terremoto in Emilia il Consiglio dei Ministri ha deciso di aumentare la benzina di due centesimi.
Ma molti tra noi, che abbiamo aderito al movimento #salvaiciclisti, non hanno un'auto e non utilizzia benzina per spostarsi. Abbiamo allora cercato di contribuire a nostro modo per aiutare la popolazione.
A seguito di una richiesta di Stefania, una volontaria del campo di di San Carlo (RA), abbiamo lanciato una petizione per una raccolta nazionale di biciclette da inviare nei paesi più colpiti. Infatti a causa stato del manto stradale la bicicletta diventa un bene fondamentale per coprire le distanze tra i paesi, per i volontari come per gli ospiti dei campi. La risposta dei ciclisti è stata immediata e in pochi giorni in tutta Italia sono nati dei centri di raccolta che hanno fatto pervenire ai volontari i mezzi di cui avevano necessità.
A seguito di una richiesta di Stefania, una volontaria del campo di di San Carlo (RA), abbiamo lanciato una petizione per una raccolta nazionale di biciclette da inviare nei paesi più colpiti. Infatti a causa stato del manto stradale la bicicletta diventa un bene fondamentale per coprire le distanze tra i paesi, per i volontari come per gli ospiti dei campi. La risposta dei ciclisti è stata immediata e in pochi giorni in tutta Italia sono nati dei centri di raccolta che hanno fatto pervenire ai volontari i mezzi di cui avevano necessità.
Anche a Torino la massiccia partecipazione ci ha permesso di raccogliere bici oltre il necessario.
Per valorizzare il contributo delle persone che si sono attivate e poter contribuire ulteriormente alla causa emiliana si è allora deciso di mettere all'asta le biciclette rimaste e inviare il ricavato ai campi dei terremotati.
Venite numerosi, vi aspettiamo al Blah Blah (via PO 21, Torino) alle 18, per la grande un'asta benefica.
Bici batte auto, anche in solidarietà!
giovedì 14 giugno 2012
Discriminati per una scelta giusta: #salvaiciclisti scrive a Monti
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri
della Repubblica Italiana Prof. Mario Monti,
abbiamo molto apprezzato la nota con cui Lei
il 14 maggio scorso ha dato sostegno alle istanze della campagna
#salvaiciclisti sottolineando i vantaggi economici derivanti dall’uso della
bicicletta in ambito urbano e definendo la bicicletta come “mezzo di trasporto
“intelligente”, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia a livello
economico, dato che riduce sensibilmente i costi legati alla mobilità urbana,
sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui.”
Infatti, in questo periodo di crisi economica, per ridurre i costi derivanti
dalla mobilità, molte persone fanno sempre più ricorso all’uso della bici,
anche per andare al lavoro.
Purtroppo nel nostro Paese coloro che decidono
di utilizzare la bici per recarsi al lavoro, si trovano a confrontarsi con una
legislazione che, non solo non incentiva, ma addirittura penalizza chi utilizza
questo mezzo di trasporto. In Italia, in caso di sinistro durante il percorso
casa-lavoro effettuato in bicicletta, l’INAIL riconosce al lavoratore lo status
di “infortunio in itinere” “purché avvenga su piste ciclabili o su strade
protette; in caso contrario, quando ci si immette in strade aperte al traffico
bisognerà verificare se l`utilizzo era davvero necessario” [nota
INAIL].
Mentre nel resto d’Europa l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per
recarsi al lavoro è sistematicamente incentivato e promosso, in Italia il
lavoratore che decide di spostarsi senza inquinare e senza creare traffico, non
solo non riceve alcun incentivo, ma deve farlo a proprio rischio e pericolo e
senza tutele.
Allo scopo di mettere fine a questo
anacronismo è in corso una campagna promossa dalla Federazione Italiana Amici
della Bicicletta (FIAB) che chiede la modifica dell’art. 12 del D.Lgs. 38/2000
e di aggiungere al testo attuale la frase: “L’uso della bicicletta è
comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di
possibile utilizzo del mezzo pubblico”, esattamente come previsto per il lavoratore che si reca al lavoro a
piedi.
La proposta della FIAB ha già raccolto oltre
diecimila firme e ricevuto parere favorevole da parte di ben tre Regioni, tre
Province e sedici Comuni tra cui Milano, Bologna e Venezia che ravvisano grande
imbarazzo nel chiedere ai concittadini e ai propri dipendenti di usare la
bicicletta senza poter garantire nel contempo adeguate tutele.
Con la presente chiediamo a Lei, al Ministro
del Lavoro e delle Politiche Sociali e ai Presidenti di Camera e Senato di
voler intervenire al più presto per porre fine a questa discriminazione che non
ha eguali in Europa e di accogliere questa proposta di modifica legislativa.
Per ulteriori informazioni sul tema
dell’infortunio in itinere per il pendolare in bicicletta, Le segnaliamo il
sito internet www.bici-initinere.info
che è stato predisposto allo scopo di diffondere consapevolezza rispetto a
questa campagna.
Confidando in una sua pronta risposta e
auspicandoci condivisione nel merito,
cogliamo l’occasione per salutarla
cordialmente
ciclofficinABC per #salvaiciclisti
--------------------------
Se anche tu ritieni che chi si reca al lavoro
in bicicletta non debba essere vittima di discriminazioni invia questa lettera
direttamente al Presidente del Consiglio, al Ministro competente e ai
Presidenti di Camera e Senato: gabinettoministro@mailcert.lavoro.gov.it;
fini_g@camera.it; schifani_r@posta.senato.it.
mercoledì 13 giugno 2012
#salvaiciclisti per l'Emilia
Inizia oggi, sino a giovedì 21 giugno, presso la Casa del Quartiere di via Morgari 14 a Torino, spazio che ospita anche la nostra Ciclofficina, in collaborazione con i Bagni Municipali, la raccolta di biciclette per l'Emilia che il movimento #salvaiciclisti ha lanciato qualche settimana fa.
Su sollecito di alcuni volontari impegnati nei campi delle aree colpite dal terremoto, si è deciso di raccogliere e inviare delle biciclette a supporto dell'attività dei volontari stessi e della popolazione. Infatti le bici si sono rivelate, anche in questo caso, il mezzo migliore per spostarsi da un luogo all'altro, su strade in condizioni spesso critiche.
Dopo Toscana e Veneto, inizia quindi anche la raccolta dal Piemonte (seguiranno Lombardia e Lazio). Siamo già stati contattati da diverse persone che si sono offerte di donare i propri mezzi.
Rinnoviamo anche qui la richiesta, se qualcuno ha una o più biciclette funzionanti di cui non fa uso può contattarci al nostro indirizzo mail: ciclofficinabc(at)gmail.com. Le biciclette possono essere eventualmente consegnate direttamente alla casa del quartiere delle ore 9 alle 24 in qualsiasi giorno della settimana, specificando che sono per l'Emilia. Vi chiediamo in ogni caso di darcene avviso via mail.
Grazie a tutt*
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